We…and the European Parliament
Dario Tancredi (Student from Istituto Spinelli – Scandicci) from Italy to France (Study Visit to the European Parliament)
The most beautiful part of our study visit to Strasbourg was the visit to the European Parliament:
an enourmous infrastructure made of glass, inside you can see people working. I was struck by the idea of lightness of this building that deals with so important and heavy business.
We have participated to a plenary session in which the MPs discussed about Raif Badawi. He is a blogger who has expressed his opinion in Saudi Arabia and he was denied the right to expression, was sentenced to 10 years in prison and 1,000 lashes. In Parliament they have tried to find a common position on this difficult case. Europe found itself in difficulty to react to this situation, not only for failing to respect human rights but also because Saudi Arabia provides us with oil and there are big business.
It’s an experience that change us: for us is assumed to have your voice, so we tend to minimize our right of expression. But in this case of serious discrimination we felt involved. It ‘was important to see that Europe is trying to work together to solve these situations. It makes you realize that we are one humanity. We were lucky because they spoke of this case of international interest.
I was also impressed that all the speeches are broadcast in all European languages; all have headphones, there is the translation in real time and you can choose the language of interest. I did not expect that in such important work the responders have only a few minutes to talk. The whole meeting lasted an hour, the time flew, but the mark he left was deep. I came in thinking one way, I went out thinking another.
I think it should be compulsory to visit the European Parliament at least once in life. From EU, I expect a fair society. As citizens we should learn to respect each other an each other belongings. There are situations that we cannot accept any longer.It is true that States are united for economical reasons under the common EU frame, but it is important to be aware that we are united because of common ideals.
I wish Europe is keeping and spreading peace, after so many painful wars.
La parte più bella del nostro viaggio a Strasburgo è stata la visita al Parlamento Europeo: una struttura gigantesca fatta in vetro, al suo interno si vede gente lavorare. Mi ha colpito l’idea di leggerezza di questo palazzo che si occupa di affari così importanti e pesanti.
Abbiamo assistito a una seduta plenaria in cui i parlamentari hanno parlato di Raif Badawi.
Lui è un blogger che ha espresso la sua opinione in Arabia Saudita e gli è stato negato il diritto di espressione, è stato condannato a 10 anni di prigione e 1000 frustate. In Parlamento hanno cercato di trovare una posizione comune su questo caso difficile.
L’Europa si è trovata in difficoltà a reagire a questa situazione, non solo per il mancato rispetto dei diritti umani ma anche perché l’Arabia Saudita ci fornisce il petrolio e ci sono grandi interessi economici nel mezzo.
E’ una esperienza che da un lato ti cambia: per noi è scontato avere diritto alla parola così noi tendiamo a minimizzare il nostro diritto di espressione. Ma davanti al caso di questa grave discriminazione ci siamo sentiti coinvolti. E’ stato importante vedere che l’Europa cerca di collaborare per risolvere queste situazioni. Ti fa capire che siamo una sola umanità.
Siamo stati fortunati perché parlavano di questo caso d’interesse internazionale.
Mi ha colpito anche che tutti gli interventi vengono trasmessi in tutte le lingue europee; tutti hanno le cuffie, c’è la traduzione in tempo reale e si può scegliere la lingua che interessa.
Non mi aspettavo che in un lavoro così importante chi interviene ha solo pochi minuti per parlare.
Tutto l’incontro è durato un’ora, il tempo è volato, ma il segno che ha lasciato è stato profondo.
Sono entrato pensando in un modo, sono uscito pensando in un altro.
Penso che dovrebbe essere obbligatorio visitare il Parlamento Europeo almeno una volta nella vita. Dall’Europa mi aspetto una società più giusta, come cittadini dobbiamo avere più rispetto delle persone e delle cose, ci sono delle situazioni che non si possono accettare. E’ vero che gli stati si sono uniti sotto l’unione economica, ma è molto più importante rendersi conto che siamo uniti sotto un’unica bandiera, un’unica moneta e soprattutto sotto gli stessi ideali. Idee per il futuro: vorrei che l’Europa non perdesse il suo messaggio di pace dopo tante guerre che ci sono state nella storia.